Il Trentino frena la prima di Ferri sulla Fabia RS

Condizioni meteo complicate spingono il pilota di Arcugnano a guardare avanti, anticipando lo stop dopo il tintinnio di vari campanelli d’allarme.

Tanta era l’attesa per sedersi al volante della nuova Skoda Fabia RS Rally2 di Delta Rally, archiviata una lunga assenza dopo averlo visto in azione lo scorso Aprile al Dolomiti Brenta, ma il primo approccio di Luca Ferri sulla nuova vettura della casa ceca non è andato di certo come sperato, terminato sulla terza prova speciale.

Il Trentino Rally, inedito evento scattato Sabato pomeriggio da Mori, vedeva il pilota di Arcugnano riprendere la propria sfida personale, quella finalizzata al ritorno ai quartieri nobili.

Che non si trattasse di una passeggiata lo si era inteso già dalla sessione di ricognizioni.

 

“Non vedevo l’ora di provare questa nuova Fabia RS” – racconta Ferri – “ma, non essendo vincolato da alcun tipo di impegno specifico, volevo prendere confidenza in condizioni ideali e così non è stato. Tra strade chiuse per allagamenti e l’arrivo della neve non siamo riusciti ad effettuare le ricognizioni come avremmo voluto. La seconda speciale, quella di Garniga, mi aveva lasciato un po’ perplesso, soprattutto non essendo riusciti a completare i tre passaggi di ricognizione previsti a causa delle condizioni climatiche. È vero, i rally sono anche questo ma, per un gentleman driver come me, conoscere una nuova vettura in questo modo non era il top.”

 

Uno shakedown asciutto consentiva a Ferri, in coppia per l’occasione con Doriano Maini, di iniziare a lavorare su una confidenza che partiva già da una buona base.

 

“Questa Fabia RS me la sono sentita meglio tra le mani” – sottolinea Ferri – “perchè si è rivelata più piatta e meno morbida rispetto alla Evo. Ha più coppia ma i differenziali lavorano diversamente, ricordando più quelle WRC che tante soddisfazioni mi hanno regalato.”

 

La roulette del meteo non si fermava e per il primo crono in programma, quello corso nella serata di Sabato, l’arrivo della pioggia cancellava il lavoro svolto da Ferri nello shakedown.

 

“Sul bagnato della prima siamo stati molto cauti” – aggiunge Ferri – “perchè, dopo un paio di bloccate in staccata, abbiamo preferito non rischiare. Zero soddisfazioni ed amarezze.”

 

Ripartito dalla nona piazza assoluta alla Domenica mattina Ferri puntava a sfruttare le sei speciali rimanenti per cercare di migliorare il feeling con la Fabia RS ma un testacoda sulla prima ed un paio di leggere toccate sulla seconda diventavano fatali campanelli d’allarme.

 

“Dopo aver visto quanto accaduto ad un campione come Campedelli e ad un ottimo pilota come Bondioni” – conclude Ferri – “abbiamo preferito fermarci. Abbiamo rischiato di toccare anche noi, più volte, e ci siamo resi conto che non ne valeva la pena. Non sono un professionista ed il mio obiettivo è il divertimento, aspetto che non ho trovato qui al Trentino.”