Un quarto posto assoluto che non soddisfa il pilota di Arcugnano, penalizzato pesantemente da un ritardo alla partenza della seconda prova speciale.
La determinazione ed il non accontentarsi mai, alzando sempre di più l’asticella dei propri obiettivi, sono ingredienti che caratterizzano i grandi campioni e quanto dimostrato da Luca Ferri, nel recente fine settimana, lo conferma ampiamente.
Più volte vincitore nell’era delle World Rally Car, sia in versione duemila che millesei, il pilota di Arcugnano, dopo un anno e mezzo di stop, ha deciso di rimettersi in gioco, gettandosi nella mischia della nuova classe regina, la R5, che non conosceva e cogliere, alla seconda uscita, un quarto posto assoluto, firmato al Dolomiti Rally dopo una bella rimonta, sarebbe da considerarsi un risultato più che positivo, capace di ottenere la soddisfazione di tanti ma non la sua.
L’ultimo appuntamento della Coppa Rally ACI Sport, in quarta zona, vedeva Ferri passare alla Skoda Fabia Rally2 Evo, messa a disposizione da Delta Rally e condivisa con Fabrizio Handel.
Dopo una prima speciale, quella di “Brugnach”, chiusa con il quinto tempo ed in piena scia al treno di testa, la dea bendata decideva di entrare a gamba tesa sulla successiva “Gosalt”.
“Domenica mattina” – racconta Ferri – “la seconda prova speciale, la prima di giornata, è stata sospesa proprio quando dovevamo partire noi. Abbiamo atteso circa venti minuti allo start quindi siamo partiti con gomme e freni freddi. Chi corre sa bene cosa significa partire in queste condizioni, sembra di ballare sul ghiaccio. In più, come se non bastasse, aveva iniziato anche a piovigginare e la Fabia non voleva saperne di stare dritta. Usciti dalla prova, con quasi quaranta secondi di ritardo, volevo ritirarmi perchè sapevo che la gara era finita per noi ma, grazie al sostegno del team, ho deciso di proseguire per prendere confidenza con la vettura.”
Precipitato al nono posto in classifica assoluta Ferri firmava il terzo parziale sulla prima “Valada”, risalendo già al settimo nella generale provvisoria, al rientro al parco assistenza.
Grazie ad un quinto e ad un quarto tempo, nella fase centrale, altre due posizioni venivano recuperate e, quando al termine mancava solo una tornata, il quarto entrava nel mirino.
Poco meno di nove i secondi da limare su Cescutti ed il gap veniva già dimezzato da Ferri sulla penultima speciale, presentandosi a “Valada” con soli quattro secondi per sancire il sorpasso.
Con un colpo di reni, sugli ultimi chilometri in programma, il vicentino riusciva a completare l’aggancio, chiudendo quindi ai piedi del podio al culmine di una perentoria rimonta.
“Partendo con una batosta del genere ho perso motivazione” – aggiunge Ferri – “quindi abbiamo deciso di fare dei test di assetto per cercare di cucirmi meglio addosso la vettura. Sfruttarla al massimo, soprattutto per quel che riguarda la velocità in curva e le staccate, non è immediato ma qui abbiamo fatto un importante step in avanti. I ragazzi di Delta Rally hanno fatto un ottimo lavoro, supportando sempre le mie sensazioni e cercando di darmi quello che cercavo. Non sono soddisfatto perchè chi mi conosce sa bene che quando corro lo faccio per arrivare al podio. Il potenziale lo abbiamo e dobbiamo soltanto affilare per bene le nostre armi.”