Bellunese, due weekend di fuoco per Ferri

Archiviato il Camunia dello scorso fine settimana il pilota di Arcugnano è già proiettato verso una delle classiche del Triveneto, apertura della Coppa Rally ACI Sport di zona.

Guardare avanti, sempre, e per Luca Ferri il capitolo Camunia è già un ricordo del passato, avendo davanti ai propri occhi una nuova occasione per crescere e per affinare la propria sensibilità con la Skoda Fabia Rally2 Evo di Delta Rally.

In arrivo il Rally Bellunese, classico appuntamento in Triveneto che aprirà i battenti sulla quarta zona di Coppa Rally ACI Sport e delle innumerevoli serie collegate a quella federale.

Uno solo è l’obiettivo del pilota di Arcugnano, quello di tornare presto a competere per le posizioni che contano davvero, cercando di sfruttare strade a lui già conosciute.

L’ultima volta che il vicentino si era visto da queste parti correva l’anno 2017, sesto assoluto e secondo di classe su una Renault Clio Super 1600, ma altri cartellini di presenza sono stati timbrati anche nelle edizioni del 2006, 2005, 2004 e del 2003 con alterne fortune.

 

“Dopo aver provato scenari spesso inediti” – racconta Ferri – “torniamo a correre su una tipologia di strade già affrontate nel passato. Questo sarà sicuramente un punto a nostro favore ma non sarà determinante, almeno per ora, nel percorso che stiamo portando avanti. Voglio capire questa Skoda Fabia e voglio tornare al mio ritmo, spingendo al massimo ed in serenità.”

 

Nel chiaro intento di non lasciare nulla al caso il portacolori di CR Motorsport ha affrontato una sessione di test, nella giornata di ieri, per cercare di cucirsi addosso una vettura che sembra risultare ostica a più di qualcuno, certo di tracciare un bilancio dopo questo Bellunese.

 

“A quanto pare il problema non è mio” – sottolinea Ferri – “ma di questa vettura che, anche a detta di altri, trasmette poco le sensazioni di quello che fa. Dal mio punto di vista è fondamentale che l’auto mi faccia percepire i suoi comportamenti. Entrare in curva e rischiare, senza alcun motivo, non è un bel modo di correre. Non posso impostare una traiettoria e sperare che la vettura faccia quel che dico, devo esserne sicuro. Ero abituato alle WRC, alle Super 1600 ed al altre vetture nate per correre ma, ne sono certo, vincerò anche questa sfida.”

 

Affiancato nell’occasione da Marco Zortea, quinto navigatore diverso in altrettante apparizioni tra il 2022 e quest’anno, Ferri si prepara ad affrontare poco più di settantadue chilometri cronometrati, su un complessivo di circa duecentoquindici, nella sola giornata di Domenica.

Un primo passaggio su “Lentiai” (7,20 km), “Castello di Zumelle” (6,20 km) e “Melere” (12,79 km) al mattino, ripetendo una seconda tornata al pomeriggio e concludendo con un ultimo e decisivo giro, su “Lentiai” e “Melere”, che avrà il compito di dare i riscontri sperati.

 

“Anche se sono passati tanti anni dalla mia ultima volta qui” – conclude Ferri – “direi che la tipologia di percorso rimane abbastanza invariata. Una gara molto tecnica e veloce. Al via troveremo tutti i protagonisti della zona quindi il livello di confronto sarà alquanto stimolante.”